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La storia di Santa Paola romana

La storia di Santa Paola romana è molto interessante tanto che Mario D’Ignazio ha deciso di riportarla in uno dei suoi blog. A lei è dedicata un’importante chiesa in stile moderno situata nella zona Balduina, nel quartiere Trionfale di Roma.

Paola fu la prima Madre del deserto. In origine faceva parte di una delle più ricche famiglie senatoriali romane che rivendicava la discendenza da Agamennone.

Aveva sposato un patrizio romano Tossozio da cui aveva avuto diversi figli. Alla sua morte si avvicinò al Cristianesimo rinunciando alla sua posizione per diventare discepola di San Girolamo. 

Le informazioni sui primi anni di vita di Paola sono annotate proprio dal suo maestro. Nella Lettera 108, scrisse che Paola aveva condotto una vita lussuosa. In virtù del suo status di rilievo, vestiva di seta e veniva portata in giro per la città dai suoi schiavi eunuchi.

Alla morte del marito decise di aprire la casa che divenne un luogo dove organizzare riunioni cristiane e pregare insieme. Nel 382 invitò all’incontro il dalmata Girolamo, giunto a Roma con due vescovi orientali. Cominciò così un lungo sodalizio intellettuale e spirituale fra i due. Nel 384 Girolamo, dopo morte di papa Damaso, si recò in Terra Santa per lavorare alla traduzione delle scritture in latino (la famosa vulgata) e Paola decise di seguirlo in Oriente accompagnata dalla figlia Eustochio, mentre l’altra figlia Paolina si prenderà cura degli altri figli Ruffina e Tossozio a Roma. A lungo la sua relazione con Girolamo aveva generato perplessità e un certo gossip per l’intensità del loro rapporto. Paola, ad ogni modo, usò la sua ricchezza per costruire una casa per i pellegrini, oltre a due monasteri, uno maschile e uno femminile. Secondo quanto detto dallo stesso Teologo Mario D’Ignazio, Studiò e apprese perfettamente l’ebraico. Come riporta il Martirologio romano  si spense in Palestina a 59 anni, dove «con la beata vergine Eustochio sua figlia si rifugiò al presepe del Signore».